Carlo Goldoni
Il negligente

ATTO PRIMO

SCENA SECONDA   Filiberto, poi Porporina

Precedente

Successivo

Link alle concordanze:  Normali In evidenza

I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio

SCENA SECONDA

 

Filiberto, poi Porporina

 

FIL.

Non basta il grande impaccio

Di far nascer le figlie ed allevarle;

Pensar anche bisogna a maritarle.

PORP.

Serva, signor padrone.

FIL.

Oh Porporina,

Come stiamo in cucina?

PORP.    

Ho un'ambasciata

Di premura da farvi.

FIL.

Io non ho voglia

Di sentir ambasciate;

Me la farai stassera.

PORP.    

Oh non ci è tempo

Da perdere, signor. Sentite...

FIL.

Oibò.

Che noia!

PORP.    

Ha qui mandato

Il causidico vostro...

FIL.

Oh nome odioso!

PORP.

A dir che tostamente,

Anzi subitamente,

Vi portiate a Palazzo.

FIL.

Eh, io non son sì pazzo.

Non mi vuò incomodar.

PORP.

Vi fa sapere

Esser la vostra causa in spedizione.

FIL.

Oh che bella ragione!

Si spedisca. La nuova aspetterò.

PORP.

Vi vorrà del denar.

FIL.

Ne manderò.

Senti, ho un po' d'appetito;

Fammi una pietanzina,

Cara mia Porporina.

PORP.

Ma spicciatevi prima il palazzista.

O vestitevi e andate,

O almen qualche risposta a lui mandate.

FIL.

Ehi Pasquino.

 

 

 


Precedente

Successivo

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA1) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2009. Content in this page is licensed under a Creative Commons License