PORP.

Signor.

FIL.

Il tavolino

Porta, e lo scrigno. Aiutala, Pasquino.

PORP.

Subito. (Pesa poco, è ormai finito).

PASQ.

(Volea darmi le chiavi, e si è pentito).

PORP.

(Chi non si fida, merta esser gabbato).

PASQ.

(Di trappolarlo il modo ho già pensato).

PORP.

Ecco lo scrigno.

FIL.

Tieni, aprilo tosto.

PORP.

L'ho aperto.

FIL.

Brava.

PORP.

Altro da noi comanda?

FIL.

Andate pur; da me mi divertisco.

PORP.

Serva, signor padron. (parte)

PASQ.

La riverisco. (parte)

FIL.

Scrigno caro, bello, bello,

Te ne vai così pian piano,

Ed ormai non ve n'è più.

PORP.

Ehi, signor, siete chiamato.

FIL.

Chi mi vuole?

PORP.

Il palazzista.

FIL.

Oh che vita amara e trista!

Vada via, ritornerà.

PASQ.

Ehi, signor, siete cercato.

FIL.

Chi mi brama?

PASQ.

È un cavaliere.

FIL.

Vada via, ritornerà.

PORP.

} a due

(Ed ancor non se ne va?) (fra loro)

PASQ.

FIL.

Scrigno caro, bello, bello ecc.

PORP.

} a due

Sì signor, glielo diremo. (verso la scena)

PASQ.

FIL.

Con chi dite?

PORP.

} a due

Una parola, (a Filiberto)

Una cosa sola sola

Vi vuol dire, e se ne va.

PASQ.

FIL.

Oh che pena!

PORP.

} a due

(Se ne va). (fra loro)

PASQ.

FIL.

Oh che rabbia! (parte)

PORP.

} a due

Se n'è andato, se n'è andato.

E lo scrigno è spalancato. (rubano due borse)

Prendi, prendi, piglia, piglia.

Presto, presto, ch'egli è qua. (Filiberto torna)

PASQ.

FIL.

Cosa fate?

PORP.

} a due

Niente, niente. (nascondono le borse, e Filiberto se n'accorge)

PASQ.

FIL.

Cos'è questo?

PORP.

} a due

Nulla, nulla. (Vogliono nasconderle sotto il grembiale o in tasca)

PASQ.

FIL.

Vuò vedere.

PORP.

A una fanciulla?

FIL.

Vuò toccare.

PASQ.

Ad un zitello?

FIL.

Birboncello,

L'ho trovato. (trova la borsa)

Disgraziata,

M'hai rubato. (fa lo stesso)

Presto, andate via di qua.

PORP.

Io non sono.

PASQ.

È stata lei.

FIL.

Sei bugiardo.

Ardita sei.

PORP.

} a due

Perdonate, per pietà.

PASQ.

FIL.

Presto, andate via di qua.