Carlo Goldoni
Il negligente

ATTO SECONDO

SCENA OTTAVA   Lisaura sola

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SCENA OTTAVA

 

Lisaura sola.

 

 

Giusti Dei, v'è nel mondo

Cotanta iniquità? V'è su la terra

Chi temerario ardisce

Rapir l'altrui con esecrando eccesso?

E lo soffrono i Numi? E stride invano

Il folgore di Giove?

Dove si cela, dove,

L'empio che il genitor tradire aspira?

Seco voglio sfogar lo sdegno e l'ira.

Ma no, femmina imbelle

Che dir, che far potrei?

Crudelissimi Dei,

Perché non mi è concesso

Potermi cimentar col viril sesso?

Farei veder ben io

Che ancor nel petto mio si cela un core

Di coraggio ripieno e di valore.

 

Tremo fra dubbi miei,

Pavento i rai del giorno;

Anche nel mio soggiorno

Mi turbo e mi confondo.

L'aure che ascolto intorno,

Mi fanno palpitar.

Nascondermi vorrei,

Vorrei scoprir l'errore,

Né di celarmi ho core,

core ho di parlar. (parte)

 

 

 

 


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