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ATTO TERZO
SCENA ULTIMA Dorindo e detti; Porporina e Pasquino che restano in disparte
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Dorindo e detti; Porporina e Pasquino che restano in disparte.
DOR. |
Fermatevi, signor, che nulla tiene Ai quanti è stipulato? |
CORN. |
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DOR. |
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CORN. |
E che contiene? |
DOR. |
Che fa di tutto il suo Quest'istrumento il giorno d'ieri è fatto; |
CORN. |
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DOR. |
Non ho paura; |
FIL. |
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DOR. |
Di vostra figlia |
FIL. |
Io son contento. |
LIS. |
Ed io felice sono. |
DOR. |
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FIL. |
Fuori di casa mia. |
AUR. |
Poco m'importa; Di già son maritata. |
CORN. |
V'ingannate. Se la roba non v'è, più non vi voglio. Non val l'obbligazione. |
AUR. |
Voi mi sposaste senza condizione. |
CORN. |
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FIL. |
Se speraste goder, soffrite il danno: Sopra l'ingannator cade l'inganno. |
PORP. |
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PASQ. |
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FIL. |
Siete qui, disgraziati? Ancor per questa volta Vi siano i vostri falli perdonati.
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Chi lieto sta. Del traditore, Ma l'innocente
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