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OSMANO: Pensa all'onore? e bene, l'onore or mi consiglia
Ch'io vendichi i miei torti, ch'io vendichi la figlia
Contro del Trace in campo vado a pugnar pel Re;
Contro un nemico in Persia venni a pugnar per me.
Là per l'onor combattere del mio signor degg'io;
Combattere la destra qui dee per l'onor mio.
Se il sangue dalle vene sparsi pel mio sovrano,
Il Re sia più sollecito pel sangue di un Osmano;
Né lagnisi di me, se in lui fidando poco,
Qua scelsi a mio talento tempo, vendetta e loco.
Assalgansi le porte, assalgansi le mura. (ai soldati)
Salma non sia là dentro dal mio furor sicura.
Chi si oppone, si uccida; sia dalle spade oppressa,
Se all'ira mia contrasta, sino la figlia istessa.
(i soldati si muovono verso la casa di Machmut, e vedesi aprir la porta)
UN SOLDATO: Signor, s'apron le porte.
OSMANO: Dall'insultar cessate;
Pietà lor non si nieghi, se chiedonmi pietate.
Venga Tamas pentito; Fatima venga unita.
Sia soddisfatto il padre, lor si dia pace e vita.