Carlo Goldoni
Ircana in Ispaan

ATTO QUARTO

Scena Decima. Machmut, Ircana, Fatima, Tamas, Alì e Vajassa

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Scena Decima. Machmut, Ircana, Fatima, Tamas, Alì e Vajassa

 

VAJASSA: Signor, chiedo una grazia.

MACHMUT: Tutto ti sia concesso.

VAJASSA: Ditemi quel che avete parlato infino adesso:

MACHMUT: Non intendesti?

VAJASSA: Che?

MACHMUT: Sovverchio è il tuo difetto.

VAJASSA: Cosa dite?

MACHMUT: Domani vattene dal mio tetto.

VAJASSA: Ho capito. Il congresso si è fatto in grazia mia:

Non me n'importa niente, domani anderò via.

Se altri servir non posso, sorda qual son così,

Andrò a servir i muti in corte del Soffì. (parte)

MACHMUT: Ecco il Bey: mi aspetto sia nella grazia offerta

Dal vel della clemenza l'avidità coperta.

Alzar tutti dobbiamo, usar dobbiam rispetto

A chi del signor nostro porta il gran nome in petto. (si alzano)

 


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