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IRCANA T'accheta; qui son io sconosciuta.
Tutti, fuor che 'l padrone, m'han per uomo creduta.
IRCANA Sì.
TAMAS Oh Dei! per qual prezzo?
IRCANA Per tal che tu non sei a conoscere avvezzo.
Pietà mi diede in cambio di servitù donata;
Da te, in cambio d'amore, ebbi un'anima ingrata.
TAMAS Tutto farò, mia vita, per riscattarti.
Tarda pietà tu mi offri. Vanne da me lontano.
Dopo i teneri amplessi ch'ebbe da te la sposa,
Ircana agli occhi tuoi esser dovrebbe odiosa.
E se volubil tanto per debolezza or sei,
Sappi che onor ti rende odioso agli occhi miei.
TAMAS Odiami quanto sai, ma non mi odiar per questo.
Odi della mia sposa il piacere funesto.
Quando partisti, Ircana, conobbi il tuo dolore.
Ahimè, che il tuo sospiro sentii piombarmi al cuore.
L'ira che concepita avea pe 'l tuo disegno,
Si dileguò ad un tratto, cesse ad amor lo sdegno.
Alla mensa confuso sedei senza parola;
Tutti in me stavan fisi, io fiso era in te sola.
Si congedar gli amici. Partissi ogni congiunto.
Giunse di restar soli colla mia sposa il punto.
Ma che! da lei diviso in quel momento istesso,
Errai di te cercando, dal mio dolore oppresso.
Sorta appena l'aurora, cercai tosto l'uscita
Dalla cittade, in traccia di te, mia cara vita.
E disperando alfine di rintracciarti altronde,
Volea seguirti in morte, volea perir fra l'onde.
Giunse la man pietosa, che ha il mio morir vietato.
Di rivederti, o cara, m'ha pur concesso il fato.
Porto la macchia in fronte d'esser d'altrui consorte;
Ma questo core è tuo, sarà tuo sino a morte.
IRCANA Non lo sai che ciò non mi consola?
Che nel cor di chi mi ama voglio regnare io sola?
IRCANA No, non lo dir, nol credo,
Finché in nodo congiuto alla rival ti vedo.
IRCANA No, non sono empia a tal segno.
TAMAS Che posso far?
IRCANA D'Osmano ti spaventa lo sdegno?
TAMAS T'intendo, a ripudiarla tu mi consigli, e poi?
IRCANA Non consiglio, non prego. Va pur, fa ciò che vuoi.
TAMAS Per compiacerti, o cara...
IRCANA No, se per me lo fai
Non pensar di piacermi; odioso a me sarai.
Dei per te procurarlo, se amor ti punge il seno.
Io, se colei discacci, non l'ho a saper nemmeno.
Darti non vo' consiglio quel che si vuol, si faccia;
Ma con quel nodo indegno non comparirmi in faccia
Quale già fui, tal sono. Lo dico a te presente.
O sia d'altri, o sia mio. Tutto pretendo, o niente. (parte)