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IRCANA Tanta pietà ritrovo, tanto amor, tanto zelo?
Posso sperar secondo alle mie brame il cielo?
Non merto i sdegni suoi, rea di furor qual sono?
Ah dai Numi clementi merta il mio cuor perdono!
Io non m’elessi ardita d’amar giovine amante;
M’ha il mio destin condotta al mio signore innante.
E se regnar io sola bramai nel di lui core,
Colpa non è, ma zelo di virtuoso amore.
Strugger vorrei io stessa, strugger colle mie mani
I perfidi, lascivi serragli monsulmani,
In cui legge profana, per noi barbara e dura,
Tien le libere nate schiave contro natura.