Carlo Goldoni
Pamela maritata

ATTO SECONDO

SCENA PRIMA   Milord Bonfil, poi Isacco

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ATTO SECONDO

 

 

 

SCENA PRIMA

 

Milord Bonfil, poi Isacco

 

BONF. (Passeggia alquanto sospeso, poi chiama) Ehi.

ISAC. Signore.

BONF. (Seguita a passeggiare e pensare)

ISAC. (Si ferma immobile ad aspettare)

BONF. (Non vorrei precipitar la risoluzione). (da sé, passeggiando) (Andrò cauto nel risolvere; ma Pamela non mi vedrà prima ch'io non sia sincerato. I di lei occhi mi potrebbero facilmente sedurre). Ehi. (chiamando e passeggiando)

ISAC. Signore. (senza moversi)

BONF. (L'amor mi parla ancora in favore di quest'ingrata). (passeggiando) (Sì, così si faccia. Parlisi con milord Artur. Mi parve sempre un cavaliere sincero. Proverò a meglio sperimentarlo). Ehi.

ISAC. Signore. (come sopra)

BONF. Va in traccia di milord Artur. Digli che ho necessità di parlargli. S'egli vuole venir da me, s'io deggio passar da lui, o dove vuole che ci troviamo.

ISAC. Sì, signore.

BONF. Portami la risposta.

ISAC. Sarete servito. (in atto di partire)

BONF. Fa presto.

ISAC. Subito. (s'incammina colla solita flemma)

BONF. Spicciati, cammina, sollecita il passo.

ISAC. Perdonate. (Il lacché non l'ho fatto mai). (da sé, e parte)

 

 

 


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