Carlo Goldoni
Il paese della cuccagna

ATTO PRIMO

SCENA QUARTA   Compagnone, con seguito d'Uomini che portano dei polli, degli agnelli, dei capretti, delle pezze di cacio, del pane e del presciutto, con altri commestibili, e dei fiaschi di vino

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SCENA QUARTA

 

Compagnone, con seguito d'Uomini che portano dei polli, degli agnelli, dei capretti, delle pezze di cacio, del pane e del presciutto, con altri commestibili, e dei fiaschi di vino.

 

COMP.

Compagni, fermate,

Se stanchi voi siete;

Mangiate, bevete,

Godetevi un po'.

Io son Compagnone,

Galantomenone;

Mangiate, bevete,

Compagni, buon pro.

 

(Gli Uomini che sono con Compagnone si pongono a sedere in terra. Tagliano del cacio, del presciutto, e mangiano e bevono. Pandolino e Pollastrina stanno osservando)

 

PAND.

(Che bella compagnia!) (a Pollastrina)

POLL.

(Sento che quel presciutto il cor mi tocca). (a Pandolino)

PAND.

(Che bel formaggio! Mi vien l'acqua in bocca). (a Pollastrina)

 

COMP.

Compagni, sedete,

Mangiate, bevete,

Godetevi un po'.

Io son Compagnone,

Galantomenone:

Compagni, buon pro.

 

POLL.

(Oh che caro presciutto!)

PAND.

(Oh che formaggio!)

POLL.

Domandiamone un po'. (a Pandolino)

PAND.

Non ho coraggio.

COMP.

Bella coppia gentil, che fate qui?

PAND.

Signor, io son del mare

Un povero annegato,

Che per maggior disgrazia si è salvato.

COMP.

È disgrazia la vita?

PAND.

Signor sì,

Se ho da viver così.

COMP.

Ma cosa avete?

Ditelo in cortesia.

PAND.

Giacché vussignoria...

Comanda... appagherò...

Le sue... cortesi brame...

Io, signore... son morto dalla fame.

COMP.

E voi, bella ragazza,

Che avete, che vi vedo

Immersa in una gran malinconia?

POLL.

Anch'io provo la stessa malattia.

COMP.

O poveri affamati,

Voi siete fortunati:

Siete venuti in luogo

Dove sempre si beve e ognor si magna:

Nel paese noi siam della Cuccagna.

PAND.

Quando dunque è così...

Signor... non ho coraggio...

COMP.

E che vorreste?

PAND.

Un po'... di quel... formaggio...

POLL.

Anch'io vi pregherei,

Perché quello... mi piace... sopra tutto,

Regalarmi... una fetta... di presciutto.

COMP.

Io tutto, amici miei,

Volentier vi darei,

Perché nel nostro regno

Ciascun liberamente

Mangia e beve a sua voglia, e non fa niente.

Ma abbiam però una legge,

Che prima d'aggregar un forastiero,

Pria di dargli da bere e da mangiare,

Egli deve giurare

Avanti il nostro nume

Serbar della Cuccagna il bel costume.

PAND.

Io son pronto a giurar.

COMP.

Qui non si giura;

Venite alla città.

PAND.

Quant'è lontana?

COMP.

Un miglio, un miglio appena.

Colà vi è il gran Lardone,

Nostro governator. Colà vi è il tempio

Dove Cerere, Bacco e Amor si adora.

Perché passar vi lascino alla porta,

Due de' compagni miei vi faran scorta.

PAND.

Per or non v'è rimedio...

Di ristorar un poco l'appetito?

COMP.

Già m'avete capito.

POLL.

men, né men per grazia?

Un po'... se m'intendete...

COMP.

Le leggi trasgredir voi non potete.

 

Compagni, vi vedo

Che sazi già siete;

Che più non potete

ber, né mangiar

Lasciam la campagna,

Andiam in Cuccagna,

Che vi potrete

Di nuovo saziar.

(Parte con alcuni de' suoi Compagni, restandone due senza nulla da portare)

 

 

 


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