Carlo Goldoni
Il padre per amore

ATTO QUINTO

SCENA QUARTA   Pasquale e Donna Placida

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SCENA QUARTA

 

Pasquale e Donna Placida.

 

PLA.

Deh per pietà, signore, per quei primi momenti

Dei nostri sospirati dolcissimi contenti,

Non fate un'ingiustizia all'innocente sposa,

Tanto fedele e onesta, quanto vi fu amorosa.

Vi amai dal primo giorno, vi amo ancor senza fine. (lo prende per la mano)

PAS.

(Non mi dispiacerebbe aver due carezzine). (da sé)

PLA.

Su questa mano istessa... Oimè, come ha cangiata

Il tempo e la fatica la man che mi ha sposata!

Candida come neve fu questa mano un giorno.

PAS.

Candido come neve in poco tempo io torno.

Andiam; l'ira potrebbesi calmar a poco a poco.

PLA.

Ecco la figlia vostra, che viene in questo loco.

PAS.

(Spiacemi quest'incontro). No, che non è mia figlia.

Nascer non l'ho veduta, e poi non mi somiglia.

Cospetto del gran diavolo! mi farò far giustizia. (parte)

 

 

 


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