Carlo Goldoni
Il padre per amore

ATTO QUINTO

SCENA UNDICESIMA   Beltrame e detti

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SCENA UNDICESIMA

 

Beltrame e detti.

 

BEL.

Signore, è il capitano.

FER.

Venga pur quel ribaldo.

BEL.

Col servitor sen viene del cavalier Ansaldo.

LUI.

Tremo non sia la trama del mio germano audace.

Ah, s'egli è ver, non speri ch'io lo sopporti in pace.

FER.

Va il ministro di guerra a rintracciare in Corte:

Di' che la regia guardia spedisca a queste porte;

E un uffizial destini con ampie commissioni

Di eseguir prontamente le mie disposizioni. (a Beltrame)

BEL.

Corro immediatamente con un piacere estremo.

A me frusta e galera? or ora lo vedremo. (parte)

PLA.

Signor, vi raccomando la mia riputazione. (a don Ferdinando)

ISA.

Il mio cuor, la mia vita. (a don Ferdinando)

LUI.

Eccolo il rio fellone.

 

 

 


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