Oimè!
la ria menzogna fondasi in nostro danno
Dell'innocente
figlia sul discoperto inganno.
Toglier
chi può dal mondo un'impression fondata
Pel
corso di anni tanti, ch'ella da me sia nata?
A
pubblicarne il vero potea bastar la madre,
Se
menzognero, ardito, non si opponeva il padre;
Or
coi falsi princìpi, col mentitor che oppone,
Pericola
nel volgo la sua riputazione.
Né
basta una vendetta, né bastan mille morti,
A
risarcire al mondo dell'innocente i torti.
Faccia
amore uno sforzo all'onestà dovuto,
Gli
affetti alla ragione si cedano in tributo.
Duca,
il ciel non consente che sia vostra Isabella,
Forse
coll'altra il patto a mantener vi appella.
Evvi
una via soltanto, onde salvar mi lice
L'onor
di onesta figlia, di onesta genitrice:
Per
togliervi dal volto la macchia vergognosa,
Convien or, Isabella, che voi stringa in isposa
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