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PARTE TERZA
SCENA PRIMA Volpiciona da Sgherro, poi Pelarina da Paroncino con mezzo volto.
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SCENA PRIMA
Volpiciona da Sgherro, poi Pelarina da Paroncino con mezzo volto.
VOLP. |
Ecco a che ti conduce, o Volpiciona, L'amor di madre. Il ciel la mandi buona. È venuto il capriccio a Pelarina Di voler ella stessa travestita Far la filata a Tascador, se viene. In caso di bisogno, e trasformarmi Volli per esser pronta all'occasione. Pur da qualche timore |
PEL. |
Eccomi. Che vi par? |
VOLP. |
Ma non vorrei, figliola... |
PEL. |
Eh non temete. Mandato pur avete |
VOLP. |
Ancora Io te lo dissi già, che per un uomo |
PEL. |
Or ben, s'ei non credesse E s'accostasse alla mia casa ancora, Voi ben vedrete allora Se dal suo capo uscir farò l'umore Di venir dov'io son. |
VOLP. |
Tu il veneto linguaggio... |
PEL. |
Eh so il parlar, so tutto, ed ho coraggio. Talvolta delle belle io ne farei, E far già non vorrei Come fan certi bravi al giorno d'oggi, Che con un magazzin d'armi alle mani Voglion dar, ammazzar, ma stan lontani.
Veduto ho talvolta D'alcuni buletti Un con la durlindana: L'altro col palossetto: Ah mio mario! Ognun sano e salvo Con questi gradassi Pigliar la vorrei,
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VOLP. |
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PEL. |
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VOLP. |
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PEL. |
Ritiriamci in disparte. |
VOLP. |