Carlo Goldoni
Le pescatrici

ATTO PRIMO

SCENA PRIMA   Spiaggia di mare.   Burlotto, Frisellino ed altri Pescatori, quali tirano alla spiaggia la rete colla presa del pesce. Nerina e Lesbina a sedere sopra dei tronchi, tessendo reti da pescare

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ATTO PRIMO

 

 

SCENA PRIMA

 

Spiaggia di mare.

 

Burlotto, Frisellino ed altri Pescatori, quali tirano alla spiaggia la rete colla presa del pesce. Nerina e Lesbina a sedere sopra dei tronchi, tessendo reti da pescare.

 

 

 

CORO DI PESCATORI

 

 

Tira, tira; viene, viene.

Son le maglie piene, piene.

Oh fortuna! se si piglia

Qualche rombo, qualche triglia,

Regalar voglio il mio bene.

Tira, tira; viene, viene.

NER. e LESB.

Se il mio caro pescatore

Un bel pesce prenderà,

A me tutto il donerà,

Perché so che mi vuol bene.

 

 

TUTTI, e anco le Donne

 

 

Tira, tira; viene, viene.

 

 

Venuta a terra la rete, i Pescatori scelgono il pesce. Burlotto e Frisellino prendono la parte loro nelli canestri; gli altri partono col pesce e colla rete, e frattanto che fanno tutto questo, le Pescatrici parlano come segue

 

NER.

Oh, voi fareste meglio

Abbadar al lavoro. (a Lesbina)

LESB.

Io bado al mio,

Voi al vostro applicate.

NER.

Eccolo qui; mirate.

Sì, mirate di voi quanto più vaglio:

Poco manca a finire il mio tramaglio.

LESB.

Altre reti, altri lacci, altri lavori

Formar vogl'io per allacciare i cuori.

NER.

Oh, oh, rider mi fate.

Senza ch'io m'affatichi a gettar reti,

Vengono i cuori a me placidi e lieti.

LESB.

(Che presunzion!)

NER.

(Che massima follia!)

a due

Di far preda de' cuori è gloria mia. (ognuna da sé)

BURL.

Nerina, a te, mia cara,

In segno dell'amor che per te sento,

Un mugile1 ancor vivo io ti presento.

FRIS.

A te, d'amore in segno,

Adorata Lesbina,

Saltellante e guizzante ecco un'ombrina.

NER.

Caro Burlotto amato,

Il tuo mugile bel quanto mi è grato!

LESB.

Caro il mio Frisellino,

Questo pesce gentil quanto è bellino!

BURL.

Aprilo, e in mezzo ad esso

Ritroverai il cuor mio. (a Nerina)

NER.

No, aprirlo non vogl'io.

FRIS.

Mangialo, vita mia, con olio e sale. (a Lesbina)

LESB.

No, poverino, non gli vuò far male.

NER.

Lesbina, oh com'è bello!

LESB.

Questi è più bel di quello.

NER.

Guarda come è ben fatto.

LESB.

Osserva il bel colore.

NER.

Questi pari non ha.

LESB.

Questi è migliore.

BURL.

Eh, che di Frisellino

L'ombrina non val niente.

Io son, io sono un peccator .

 

Fra tuoni, lampi e fulmini

Andrò per te a pescar,

E le tempeste orribili

Non mi faran tremar.

Quel bell'occhietto,

Quel bel visetto,

Farà che placido

Ritrovi il mar.

Tempeste, lampi e fulmini

Non mi faran tremar. (parte)

 

 

 





p. -
1 Mùgile: specie di pesce, che attacca la preda solo quando questa è immobile.



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