Carlo Goldoni
Le pescatrici

ATTO PRIMO

SCENA SECONDA   Nerina, Lesbina e Frisellino

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SCENA SECONDA

 

Nerina, Lesbina e Frisellino

 

NER.

Vanta, Lesbina, vanta

Di Frisellino il dono:

Quanto di te più consolata io sono!

LESB.

E tu del tuo Burlotto

Ostenta le finezze:

Ma l'ombrina gentile

In sapor, credi a me, non ha simile.

NER.

Il mio passa in vivezza.

LESB.

Il mio passa in bellezza.

NER.

Mezzo il mio non darei per tutto il tuo.

FRIS.

State zitte; ciascun si tenga il suo.

NER.

Tu non conosci il buono.

LESB.

Più di te lo conosco.

NER.

Pesche maggiori io feci

Che tu fatte non hai.

LESB.

Feci pesche minori, e più pigliai.

FRIS.

Pescatrici perfette

Sarete tutte due:

Ognuna fatto avrà le parti sue.

NER.

Per conoscere l'acqua

Dov'è pesce abbondante,

Non la cedo ad alcuno.

LESB.

Ed io non cedo

Nell'arte di sapere

Dove il pesce miglior si possa avere.

FRIS.

Siete due pescatrici

Ambe piene d'ingegno, ambe felici.

NER.

Ma io, benché non paio tanto scaltra,

Scommetto che ne so più di quell'altra.

 

So far la semplicetta,

So far la modestina:

Ma sono accorta e fina,

So l'arte del pescar.

Dall'esca mia fuggite,

Amanti, se potete,

Ma se vi colgo in rete,

Mai più vi lascio andar.

Con l'occhio, - col labbro,

Col ciglio, - col viso,

Col vezzo, - col riso,

Col dolce parlar,

Vedrete

Se in rete

Saprovvi cuccar. (parte)

 

 

 

 


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