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NER. |
Oh questa sì ch'è bella! (parla verso la scena) Signora sì, mi voglio maritare. Anch'io vuò divertirmi al colle e al prato Coll'altre donne, col sposino allato. Madre come la mia; Non vuol ch'io mi mariti, Dice cento ragioni inconcludenti: E per questa, e per quella, e per quell'altra. Ma io che sono scaltra, Credo che sia perché la poverina Per voglia di marito si martora, E nuovo sposo prenderebbe ancora. |
MAST. |
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NER. |
Zitto, sono arrabbiata. |
MAST. |
Perché? |
NER. |
Perché mia madre |
MAST. |
Che poca carità! |
NER. |
Ma io lo voglio presto. |
MAST. |
L'avete ritrovato? |
NER. |
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MAST. |
Volete che per voi le dica nulla? |
NER. |
Sì, caro il mio vecchietto, Ditele che una figlia grandicella, Ma né anche da sprezzare, Con il tempo potria pericolare. Che questi giovinotti Mi vanno circondando; Ch'io son prudente, e ch'io resisterò, Ma... capitemi voi, fin che potrò.
Mi voglio maritar: Le donne, quando invecchiano, Sentir una vecchietta A far la vezzosetta È cosa che da ridere |