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OTT. Via finiscila, e poi vieni qui.
BEAT. E intanto che finirà l’ottava, chi anderà a comprare il pane?
OTT. Oh che seccatura! Brighella, vieni qui.
BRIGH. (Fuori) Son qua.
OTT. Ho piacere. Senti che cosa dice la padrona.
BEAT. Con questa maledetta poesia mi volete far disperare.
BRIGH. La prego, la me comanda, farò tutto, ma no la maledissa la poesia.
OTT. Ch’io pietà merto, e non dispetto ed ira.
BEAT. Animo, va a prendere il pane.
BRIGH. Lustrissima sì. Sior padron, l’ala fatto ella sto bel verso?
OTT. Sì, io. Senti queste due quartine, fatte ora in questo momento.
BEAT. Lasciatelo andare, che è tardi. (ad Ottavio)
BRIGH. Per carità, la me le lassa sentir. (a Beatrice)
OTT. Senti, e stupisci. Al dolce suon d’armoniosa lira.
OTT. Vien Nice a scior la chiara voce al canto.
OTT. Sovra i garruli cigni avrai tu il vanto.
BRIGH. Garruli cigni. Oh benedetto!
OTT. Vanto per cui lo stesso Apol s’adira.
BRIGH. Oh che roba! Vanto per cui lo stesso Apol s’adira.
OTT. Senti quest’altra quartina.
BEAT. Il mezzogiorno è sonato.
OTT. Questo mio cor, che per te sol delira.
BRIGH. Delira. La me daga i bezzi, e vago subito. (a Beatrice)
BEAT. Tieni, questo è un paolo.
OTT. Te invita, o bella, a respirar alquanto.
BRIGH. Alquanto.
BEAT. Compra sei pani, e il resto frutti.
OTT. Deh, non sdegnar di starti meco accanto.
BEAT. Tu non mi abbadi. (a Brighella)
OTT. Ch’io pietà merto, e non dispetto ed ira.
BEAT. E così?
BRIGH. Ch’io pietà merto, e non dispetto ed ira.
BEAT. Va a comprare il pane, che ti caschi la testa.
OTT. Vanne, che la mia sposa omai s’adira.
BRIGH. Ch’io pietà merto, e non dispetto ed ira. (parte)