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Chi di neve o di ferro avesse il cuore,
Ecco il sol, ecco il foco ognor possente;
Chi per donna d’amor, amor non sente,
Qui venga ad abbruciar di fiero ardore.
Chi fissa il guardo in quel fatal splendore,
Perde la luce sua, d’occhi e di mente,
Ché dall’arte beltà resa eloquente
Il danno stesso fa apparir favore.
Questa appunto è colei sì scaltra, dove
Col suo poter, e con sua forza tutta,
Tenta Amore di far l’ultime prove.
Ma frutti non sa dar la terra asciutta,
Né si coglie tesor, s’oro non piove,
E beltà coltivata assai più frutta.