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Spose di Dio, che in la più bella etade
Con celeste imeneo l’aime annodate,
E con faccia serena a lui secrete,
In tributo d’amor, vostra beltade,
Quella del puro sen santa onestade,
Per cui al Creator siete più grate,
Oh quanto un giorno vi farà beate
Nell’eterna del Ciel vaga cittade!
Troncate i crini, e sien spezzati i lacci
Che vi legan quaggiù; onde più snelle
Volar potrete senza vani impacci.
Vestite a brun le vostre membra ancelle,
Abbracciate la croce a suon di bacci,
Che sarete di luce un dì due stelle.