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PREDICA II
Della Fede.
1 Lo scandalo di chi malamente la vive.
2 L’errore di chi troppo sottilmente la studia.
3 Il maggior danno di chi non l’accompagna con l’opere.
Volge dal bel sentier l’incauto piede
Apostata bugiardo, e seco mena
Di rei seguaci un’affollata piena,
Che danno un sfregio alla divina Fede.
Quel che senso non cape, occhio non vede,
Chi scerner tenta con ragion terrena,
Cerca di seminar entro l’arena,
Ché più sa chi men sa: più sa chi crede.
Pecca il gentil, ma dell’error natio
Non apprende la colpa, e il rio fedele
Empio l’offende, e pur conosce Iddio.
Pena dunque maggior l’atto crudele
Merta di quel che fia l’abito rio,
Perché crede il fedel, non l’infedele.