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PREDICA XV
Dell’Inferno.
La maggior pena de’ dannati è il conoscer sè stessi cagione delle lor pene.
Fuoco che cruccia, e cruccierà in eterno;
Dolor che straccia, e non avrà mai fine;
Continuo rinnovar d’aspre ruine;
Fra mille fiamme congelato il verno;
Giusto gaudio di Dio, contento, e scherno;
Spregio delle celesti alme divine;
Disperazion di volontà meschine;
Terror, pene, timor: questo è l’Inferno.
Urla e bestemmia lacerato il cuore
Di quegl’empi rubelli, e il crudo evento
Figlio è del proprio pertinace errore.
Questo è l’estremo lor fiero tormento,
Saper ch’un giorno il crocefisso amore
Tanto fuoco col sangue aveva spento.