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IL QUARESIMALE IN EPILOGO DEL PADRE GIACOMO CATANEO
PREDICA XXXIV Della Legge di Dio.
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
2 Facile nell’osservanza.
Taci, sciocco mortal: che il dir non posso,
È dell’empio desìo protervo inganno;
Tu servi al mondo con sì duro affanno,
Ed il giogo divin t’aggrava il dosso?
Ben mille crudeltà, forte colosso,
Vanti soffrir per un signor tiranno,
E sembreratti poi gravoso danno
Un leggiero sospir dal cuor promosso?
Forse non puoi perché natura frale
Nel centro degl’error ti spinge ogn’ora?
Evvi la Grazia al tuo bisogno eguale.
Come non puoi, se non provasti ancora
La dolce amenità del divin strale?
Dimmi: non voglio; e crederotti allora.