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IL QUARESIMALE IN EPILOGO DEL PADRE GIACOMO CATANEO
Il sig. Tomaso Toso, cieco d’ambe le luci, avendo letto un mio libro di sonetti spirituali, mi ringrazia con il seguente Sonetto
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Il sig. Tomaso Toso, cieco d’ambe le luci, avendo letto
un mio libro di sonetti spirituali, mi ringrazia con il seguente Sonetto
Della tua nobil Musa ai dolci accenti
Porsi, Carlo, l’udito attento e umile;
L’estro divoto e l’erudito stile
Stupiro i sensi in ammirare intenti.
Tu di sagro orator gli alti portenti
Epilogando, al tuo plettro gentile
Con mano ancor fanciulla e cuor senile
Insegnasti a formar sagri concenti.
Altri procurin di caduchi allori
Con profane fatiche ornarsi il crine
Per desio sol d’effeminati onori.
Pudichi sian tuoi studi, e le divine
Imprese i carmi tuoi spieghin canori,
E corona immortale attendi al fine.