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POESIE IN LINGUA E IN DIALETTO DEL PERIODO VENEZIANO (1748 - 1762)
OTTAVE BALZANE DI BRIGHELLA
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
1. Canto la guerra delle rane antiche,
Allor che i sorci andavano in carretta,
E quando si vendevan le vessiche
Per far delli vestiti a una civetta.
Una truppa di gravide formiche
Stava intanto giocando alla bassetta,
E finalmente un campanil di vetro
Ad un gobbo gentil saltò di dietro.
2. Montò a caval d’una montagna un’occa,
Sfidando ai pugni un orso barbaresco;
E un albero senz’occhi e senza bocca
La furlana ballò con un Todesco.
Un gatto s’innamora d’una rocca,
Una cicala si mangiò un pan fresco,
Un becco s’affatica notte e giorno,
E un cervo astuto gli regala un corno.
3. In un castello fatto di ricotta
Con la salsiccia si legò una matta.
E dieci grilli navigando in frotta,
Nel giocare alla mora han fatto patta.
Una donna gentil di carne cotta
Ha infilzata in un spiedo la pignatta.
Un cospetton inghiotte una saracca,
E la signora Checca fa la cacca.
4. Era di notte, e non ci si vedea,
Perché Marfisa aveva spento il lume.
Un rospo colla spada e la livrea
Faceva un minuetto in mezzo al fiume.
L’altro giorno è da me venuto Enea,
E mi ha portato un orinal di piume.
Cleopatra ha scorticato Marcantonio,
Le femmine son peggio del demonio.