Carlo Goldoni
Componimenti poetici

POESIE IN LINGUA E IN DIALETTO DEL PERIODO VENEZIANO (1748 - 1762)

DEL SIG. DOTTOR CARLO GOLDONI FRA GLI ARCADI POLISSENO FEGEJO AL SIGNOR PIETRO LONGHI VENEZIANO CELEBRE PITTORE

Precedente

Successivo

Link alle concordanze:  Normali In evidenza

I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio

DEL SIG. DOTTOR CARLO GOLDONI FRA GLI ARCADI POLISSENO FEGEJO

AL SIGNOR PIETRO LONGHI VENEZIANO CELEBRE PITTORE

 

Longhi, tu che la mia Musa sorella

Chiami del tuo pennel20 che cerca il vero,

Ecco per la tua man, pel mio pensiero,

Argomento sublime, idea novella.

Ritrar tu puoi vergine illustre e bella,

Di dolce viso e portamento altero:

Pinger puoi di Giovanni il ciglio arciero,

Che il dardo scocca alla gentil donzella.

Io canterò di lui le glorie e il nome,

Di lei la , non ordinario vanto;

E divise saran fra noi le some.

Tu coi vivi colori, ed io col canto:

Io le grazie dirò, tu l’aure chiome:

E del suo amor godran gli Sposi intanto.

 

 





p. -
20 Solita espressione con cui il Longhi chiama, rispetto a sé, la Musa comica dell’Autore.



Precedente

Successivo

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA1) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2009. Content in this page is licensed under a Creative Commons License