Carlo Goldoni
Componimenti poetici

POESIE IN LINGUA E IN DIALETTO DEL PERIODO VENEZIANO (1748 - 1762)

AL GENTILISSMO SIG. BORTOLO CORNET

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AL GENTILISSMO SIG. BORTOLO CORNET

 

I miei Tomi destinati

A un Francese sconosciuto,

Or saran più fortunati

Se a un amico li tributo.

Grato sono al forestiero

Che ha di me buona oppinione,

Ma con voi (confesso il vero)

Ho maggiore obbligazione.

Un amico è un bel tesoro;

Facilmente non si trova;

Più del pane, più dell’oro,

Un amico all’altro giova.

E di quei del nostro amore

Se ne trovano pur pochi!

Non si trova un simil cuore,

Se si cerca in cento lochi.

Di virtù, di grazie ornata,

La consorte vi somiglia,

Onde poi n’è derivata

Così amabile famiglia.

E gli amici che solete

Praticar frequentemente,

Fan veder quale voi siete,

E nel cuore, e nella mente.

Io fra questi ho la fortuna

Di trovarmi annoverato,

Ma non ho maniera alcuna

Di mostrar se vi son grato.

Or mi pare il tempo e il loco

Di mostrarvi il zelo mio,

Offerendovi quel poco

Che offerir vi posso anch’io.

Preme a voi servir l’amico

Coi miei Tomi fiorentini;

Ma trovarli egli è un intrico:

Non si trovan per quattrini.

Io ve li offro e ve li mando,

E vi prego d’accettarli,

Ma mi sdegno, allora quando

Si parlasse di pagarli.

Mi direte che ordinati

Li ha l’amico per espresso.

Se vi sono regalati,

Voi potete far lo stesso.

Fuor del numero fissato

Della nota società,

Questo corpo ho riserbato

Per averlo in libertà.

La fortuna mi offre il dono

Di mandarlo ad un amico;

Contentissimo ora sono,

E di core ve lo dico.

Or le sette son suonate,

Vado a letto presto presto.

Delle rime mie sguaiate

Domattina farò il resto.

Ecco qui, mi sono alzato

Stamattina a quindici ore,

Con il collo un po’ incordato,

Che mi qualche dolore.

Ma pazienza, passerà;

Voglio scriver qualche lettera;

Poi andar mi converrà

Dalle razze buze... etcetera.

Questa sera, a Dio piacendo,

Ci vedrem pria di due ore,

Perché dopo andrò servendo

Al teatro le signore.

Ed intanto alla famiglia

Io m’inchino dei padroni;

Padri e figli, madre e figlia,

Cari amici del Goldoni.

 

 


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