Carlo Goldoni
Componimenti poetici

IL PELLEGRINO   POEMETTO PER LA VESTIZIONE DELLA NOBILDONNA CONTESSA VITTORIA VIDIMAN NEL MONASTERO DI SANTA CATERINA

ALLA CARISSIMA SUA NIPOTE LA SIGNORA MARGHERITA GOLDONI CHIARUSSI CARLO GOLDONI   CAPITOLO

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ALLA CARISSIMA SUA NIPOTE

LA SIGNORA MARGHERITA GOLDONI CHIARUSSI

CARLO GOLDONI

 

CAPITOLO

 

A la lettera vostra, in bon toscan,

Nezza, che ho sempre amà, come mia fia,

Permette che responda in venezian.

Da Venezia lontan tresento mia,

No passa un che no me vegna in mente

El dolce nome de la Patria mia.

Xe vintani che manco, e gh’ho presente,

Come se fusse , canali e strade,

E el linguazo, e i costumi de la zente.

E m’arecordo tutte le contrade,

Dove l’ambulatorio genio mio

Ha tante e tante abitazion scambiade.

Co stava in Salizada de San Lio,

Me piaseva parocchia e parocchiani,

Zente arlevada col timor de Dio.

E bisogna che i sia boni cristiani,

Perché nostro Signor gh’ha destinà

Un piovan che xe el specchio dei piovani.

Ve ringrazio d’avermene avisà,

E con vu me consolo che sia questo

Quello che in matrimonio v’ha ligà,

Con mio estremo piacer, all’omo onesto

Che amo, che stimo, e se de più no digo,

Xe perché lo cognosse assae modesto.

Ah nezza mia, son vecchio. Troppo antigo

Xe deventà el mio stil, e de le Muse

No son più, come giera, el bon amigo.

Ma senza tante smorfie e tante scuse

Buto zo quatro versi, e quatro rime,

E presto presto ve le mando incluse.

«Alto Signor, che dall’eterne cime

Tutto vedi e provvedi, e da cui parte

Il primo moto delle cause prime,

La tua voce immortal che il ben comparte,

Di queste di Leon pecore elette

Unì le voci separate e sparte;

Ed unissone tutte, e tutte accette,

Nomar Ravizza, e l’acclamar Pastore,

Dal loro amor, dal tuo voler costrette.

Ravizza, in cui del par la mente, il cuore,

E gli abiti dal Ciel furo ordinati

Per coltivar la vigna del Signore.

Direttore finor di delicati

Spirti claustrali, a preservare è eletto

Dai tre nemici gli uomini insidiati.

Sparsa la Santa unzion di tetto in tetto,

Del tristo farà il buon, del buono il giusto,

Dell’uman cuor conoscitor perfetto.

E nell’estremo , di palme onusto,

Alla testa de’ popoli salvati,

Diran gli angioli a Pietro: Il varco augusto

Aprite a lui, che ha i figli suoi scortati

 

 

 


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