Carlo Goldoni
I portentosi effetti della madre natura

ATTO PRIMO

SCENA TERZA   Calimone solo

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SCENA TERZA

 

Calimone solo.

 

 

È stanco il ciel di tollerar l'ingiusta

Prigionia del meschino.

Ecco il muro atterrato:

Ecco il carcere aperto, e Celidoro,

Se colpito non l'ha qualche saetta,

Or or lo vedo comparirmi in fretta.

Se vive, ed esce fuori,

Vuol star fresco Ruggiero.

Egli è cotanto fiero,

Che sapere vorrà quel che finora

Gli ho tenuto celato,

E vorrà senza dubbio il principato.

Or di entrar non mi fido. Andar vogl'io

Ad avvisar del fatto

Il principe Ruggiero, acciò creduto

Falsamente non sia

Liberato il prigion per opra mia.

Vedrei pur volentieri i primi moti

D'un che mai ha veduto

ciel, né terra, né persona al mondo

Fuori di me, sin dalle fasce chiuso,

E da ogni ben di questa vita escluso.

Leggea sol qualche libro, e allora quando

Sentia le donne mentovar, pareva

Rallegrato il suo cor dalla lettura,

Per opra della gran Madre Natura.

 

Io non sapea parlar,

Che principiava amar.

Coll'uso di ragion

Crescea la mia passion;

E adesso in questa età

Mi mancano le forze,

Ma non la volontà. (parte)

 

 

 


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