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ATTO SECONDO
SCENA SETTIMA Poponcino con spada alla mano, e vari Uomini armati; e detto
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Poponcino con spada alla mano, e vari Uomini armati; e detto.
CEL. |
Olà, con chi l'avete? |
Sì, voi principe siete Di quest'isola nostra, E il principato e la corona è vostra. |
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CEL. |
Come il sapete voi? |
L'ha confidato |
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CEL. |
Ma che fare dobbiam? |
Con noi venite, V'insegnerem la strada. |
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CEL. |
Quel che finor per principe adoraste? Non vorrei che fingeste o m'ingannaste. |
CEL. |
Tutte? |
Sì, quasi tutte. |
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CEL. |
Per esempio, Di quante si contenta? |
Credo ne prenderebbe insino a trenta. |
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CEL. |
È troppo, è troppo: non si può soffrirlo. Io vorrei compatirlo |
CEL. |
Una sola? e per quanto? |
Una sola, e per sempre. |
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CEL. |
E non si cambia? |
Signor no. |
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CEL. |
Ma se fosse |
CEL. |
M'ingannate? |
CEL. |
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Oh, se cambiar potesse Moririan pochi colla moglie appresso.
Bisogna soffrir. E guai se voleste A lei contradir! |