Carlo Goldoni
I portentosi effetti della madre natura

ATTO TERZO

SCENA TERZA   Ruspolina e Poponcino

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SCENA TERZA

 

Ruspolina e Poponcino

 

RUSP.

Andate via di qui.

POP.

Cosa vi ho fatto?

Perché così sdegnata?

RUSP.

Mi avete assassinata.

Avete procurato

Di levarmi lo sposo e il principato.

POP.

Ma cara Ruspolina,

Riflettere conviene

Ch'io l'ho fatto perché vi voglio bene.

RUSP.

Bell'amor! Per amore

Impedir ch'io divenga una signora?

Che bell'amor! La sorte

Far che cada in favor della rivale?

Maledetto l'amor che mi fa male!

POP.

Ma non vale un tesoro

Un amante fedel? Non val più assai

D'un principato, e ancor d'una corona

Un cuor sincero e fido?

RUSP.

Di questo me ne rido.

La fedeltà s'apprezza,

Ma io la stimo men della ricchezza.

POP.

Celidoro è incostante,

Fa di tutte l'amante.

Io sarò tutto vostro.

RUSP.

Bel regalo!

Obbligata vi sono.

POP.

Ruspolina,

V'amo con tanto affetto!

RUSP.

Andate via, che siate maledetto.

 

Vi son delle ragazze

Che sono così pazze,

Che chiamano fortuna

Un poco di piacer.

Ma dopo quattro

Non dicono così.

L'amore presto passa;

L'amore non ingrassa;

Se mancano i quattrini,

L'amore se ne va. (parte)

 

 

 


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