Carlo Goldoni
Il povero superbo

ATTO PRIMO

SCENA SECONDA   Il Cavaliere in abito di confidenza, bastone lungo da campagna, e detti

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SCENA SECONDA

 

Il Cavaliere in abito di confidenza, bastone lungo da campagna, e detti.

 

CAV.

Animalaccio...

SCR.

(Oh poveretto me!) (con timore)

CAV.

Tu che fai qui?

SCR.

Se la comanda anch'ella...

CAV.

Parti di qua subitamente.

LIS.

Almeno

Permettete, signor, ch'egli finisca.

CAV.

Via di qui, villanaccio,

Indiscreto ghiottone,

O che io ti farò andar con il bastone.

SCR.

Lustrissimo, ha ragione:

Alla salute sua. (beve) Or me ne vo,

E quando chiamerà, ritornerò.

 

Che fumo stupendo

Che soffron certuni

Sbasiti, digiuni.

Danari non hanno,

Ma spender ben sanno

La lor nobiltà.

Ed esser credendo

Del ceppo d'Enea,

Ricuopron d'idea

L'antica viltà. (parte)

 

 

 


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