Carlo Goldoni
Il povero superbo

ATTO PRIMO

SCENA DICIOTTESIMA   Lisetta, Pancrazio e detti

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SCENA DICIOTTESIMA

 

Lisetta, Pancrazio e detti.

 

LIS.

Venga, signor padrone,

La vuol pregare il signor cavaliero.

 

CAV.

Non prega alcuno il cavalier dal Zero.

 

SCR.

(Un poco d'umiltà). (piano al Cavaliere)

 

PAN.

Se non comanda,

Dunque me ne anderò.

 

CAV.

Ascoltate, Pancrazio.

 

PAN.

Ascolterò.

 

SCR.

(Siate un poco più dolce

In grazia del bisogno). (piano al Cavaliere)

 

CAV.

(Ho da chieder danari? Ah, mi vergogno).

Signor, mi conoscete:

Son nobile, il sapete.

Bisogno non avrei,

Se avessi i beni miei...

Parlate voi per me. (a Lisetta)

 

SCR.

(Superbia maledetta). (da sé)

 

PAN.

Che mi vuoi dir, Lisetta?

 

LIS.

Padron, badate a me.

Questo signor mio caro

Bisogno ha di danaro.

 

CAV.

Il cavalier dal Zero

Misero mai non fu.

 

PAN.

Dunque, se non è vero,

Non ne parliamo più.

 

 

SCR.

(Uh maledetto,

Lo scannerei).

 

PAN.

Signori miei,

Buon servitor.

 

CAV.

No, non andate.

 

SCR.

Signor, restate.

 

LIS.

Questo signore

 

CAV.

Vi vuol pregar.

Vuò domandare,

Non vuò pregare;

Non chiedo in dono,

Io son chi sono.

State in cervello:

Voglio a livello

Scudi trecento,

E il sei per cento

Vi pagherò.

Che risolvete?

 

PAN.

Io non ne ho.

 

LIS.

Padron mio caro.

 

PAN.

Non ho danaro.

 

SCR.

Padron mio bello.

 

PAN.

Non do a livello,

Non vuò impicciarmi

Con chi trattarmi

Meglio non sa.

 

CAV.

Signor Pancrazio,

Per cortesia.

 

PAN.

Io riverisco

Vossignoria.

 

SCR.

Signor Pancrazio

Vi prego anch'io.

 

PAN.

Schiavo divoto,

Padrone mio.

 

LIS.

Lisetta vostra,

Padron gentile,

Vi prega umile

Per carità.

 

PAN.

Trecento scudi

Eccoli qua.

 

SCR.

Vengono, vengono.

 

CAV.

Vengono affé.

 

PAN.

Ma sicurezza...

 

LIS.

Dateli a me.

Signor, la quaglia canta: (al Cavaliere)

Qua, qua, qua, qua, qua, qua. (facendo cantare la bocca)

 

CAV.

Contatemi il danaro.

 

LIS.

Or or si conterà.

 

SCR.

L'abbiamo per contato,

Così si prenderà.

 

PAN.

Lisetta, sicurezza.

 

LIS.

Or or ce la darà.

Signor mio caro, (al Cavaliere)

Questo danaro

Vuol sicurtà.

 

CAV.

I miei poderi.

 

LIS.

Non ci son più.

 

SCR.

Il suo palazzo.

 

PAN.

Vuol cascar giù.

 

CAV.

I miei giardini.

 

LIS.

Pochi quattrini.

 

SCR.

L'argenteria.

 

PAN.

È andata via.

 

CAV.

} a due

Ci resta il titolo

Di cavalier.

SCR.

LIS.

} a due

Questo capitolo

Non può valer.

PAN.

CAV.

Dunque, che dite?

 

SCR.

Dunque, che ?

 

LIS.

} a due

Cercando andate

La sicurtà.

PAN.

LIS.

La quaglia canta:

Qua, qua, qua, qua.

 

CAV.

Son disperato,

Non c'è pietà. (partono)

 


 

 

 


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