Carlo Goldoni
Il povero superbo

ATTO SECONDO

SCENA NONA   Pancrazio, poi il Cavaliere

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SCENA NONA

 

Pancrazio, poi il Cavaliere

 

PAN.

Che gran fortuna io perdo!

Pianger mi converrà la mia disditta.

CAV.

Oh galantuomo, quel ch'è stato è stato;

Vi perdono, già il caldo m'è passato.

PAN.

(Oh che boria! Oh che fumo!) (da sé)

CAV.

V'ho da parlar.

PAN.

Lungo negozio?

CAV.

Breve;

Datemi da seder.

PAN.

Se è l'affar lungo,

Più tosto...

CAV.

Io vo' sedere.

PAN.

Oh subito, illustrissimo, la servo.

Lisetta, vieni qua.

 

 

 


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