Carlo Goldoni
La pupilla

ATTO PRIMO

SCENA QUARTA   Placida sola

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SCENA QUARTA

 

Placida sola.

 

 

Il tristarello vuol tenermi in fregola,

E chi sa poi se corbellar non mediti?

Ma ad ogni modo se sperar convienemi,

Deggio operar. Che se poi in van mi adopero,

Gli renderò pan per focaccia, e in tossico

Convertirò di mie parole il balsamo.

Ecco la Caterina; sì, vuò subito

Entrar di balzo seco lei in proposito.

Ma con tal arte, quale a cuor convienesi

Non ancor tocco d'amorosa pania.

 

 

 


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