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SCENA PRIMA
ORA. |
Confesso il ver, mi persuadesti, Quaglia, A venir qui contro mia voglia, e sentomi Tremar le gambe. Io tengo come un lepore Le orecchie tese ad ogni lieve strepito, |
QUA. |
Ed io mi aspetto di veder sì docile Il vecchio, e sì proclive ai desiderii |
ORA. |
Come si può sperar che ciò si accomodi Ad accordar, se ricusò prometterla Finora a tanti ancor di me più nobili E più ricchi, e di me forse men discoli? È ver ch'io spero con il matrimonio D'assodarmi del tutto, ed ogni pratica |
QUA. |
Quand'io ci sono in un impegno, è facile Superar ogni cosa. Ad ogni ostacolo |
ORA. |
In te dunque confido, e sol riposomi Nell'arte tua. |
QUA. |
L'avete in pronto? |
ORA.
QUA. |
Di trenta ruspi che per te riserbansi. Quand'è così, non vi perdete d'animo; Ne vedrete l'effetto... Oh, viene il vecchio. Ritiratevi un poco, ed a me il carico Lasciate di tentarlo e il capo svogliere Del tutor. |
ORA. |