Carlo Goldoni
La pupilla

ATTO SECONDO

SCENA QUINTA   Quaglia, Orazio

Precedente

Successivo

Link alle concordanze:  Normali In evidenza

I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio

SCENA QUINTA

 

Quaglia, Orazio.

 

QUA.

(Un altro imbroglio). Signor mio, rassembravi

Che abbia poco operato?

ORA.

Un uomo celebre

Sempre sei stato e lo sarai...

QUA.

Mi merito

I trenta ruspi?

ORA.

Sì.

QUA.

Dunque contateli.

ORA.

Ma se la figlia non consente?

QUA.

Il dubbio

Mi par in caso tal fuor di proposito.

Se comanda il tutore, condescendere

Dee la pupilla. Ho fatto quanto bastavi

Per ottenerla, e la mercé promessami

Datemi volentieri e con buon stomaco.

ORA.

Aspettiam Caterina.

QUA.

Non vuò perdere

Altro tempo per voi. So che mi attendono

Parecchi altri innamorati giovani

Che han bisogno di me. Tosto contatemi

I trenta ruspi; o se mi sdegno, al diavolo

Mando quanto ho operato, e vi precipito.

ORA.

No, per amor del ciel. Tieni... ma sembrami

Che alcun qui venga. Sarà dessa.

QUA.

È Placida,

La sua servente.

ORA.

Ah, di sentire aspettomi

Che Caterina non consenta, e inutili

Abbia tu sparse le parole all'aere.

QUA.

Quel che ho fatto, vedeste, e voglio il premio

Che mi si deve.

ORA.

Quel che dica ascoltisi

Questa che or viene, e poi te li do subito.

 

 

 


Precedente

Successivo

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA1) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2009. Content in this page is licensed under a Creative Commons License