Carlo Goldoni
La pupilla

ATTO SECONDO

SCENA OTTAVA   Orazio solo

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SCENA OTTAVA

 

Orazio solo.

 

 

Sogno ancora mi par, che così subito

Giunto mi sia de' miei desiri al termine.

Par che felicità non abbian gli uomini,

Senza prima provar stenti e rammarichi;

E il non provarli in pria, mi mette in dubbio

Che, dopo il bene, il male abbia a succedere.

Ma non vuò tormentarmi con inutile

Timor... Oh dei, quella ch'io veggo, e volgere

Mostra qua il passo, è Caterina amabile,

La sposa mia. Numi, numi, assistetemi,

Sicché non cada per l'estremo giubilo.

 

 

 


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