Vo
a cacciar fuori, per le nozze prossime
Di
Caterina, quante gioje ed abiti
Lasciò
mia madre. Se Orazio contentasi,
Nel
dì medesmo di sposarla io medito
Ch'ei
ti porge la mano, e che suppliscasi
Per
metade alle spese indispensabili
Del
desco molle, e ogni altra ceremonia.
Tosto
per conto mio vuò che si ammazzino
Quattro
grosse galline, e che si sbocchino
Due
fiaschi, e che si godano e si bevano
Alla
salute degli sposi. Ah giurovi,
Non provai nel mio sen mai sì gran giubilo.
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