Carlo Goldoni
La pupilla

ATTO TERZO

SCENA NONA   Panfilo, messer Luca

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SCENA NONA

 

Panfilo, messer Luca.

 

PAN.

Messere, vi domanda certa vecchia

Ch'io non conosco.

LUCA

Va, briccone, al diavolo

Tu ed essa ancora, e quanti a te son simili

Nell'ingannar.

PAN.

Signore...

LUCA

Temerario,

Esci di questa casa, e teco Placida

Fa che se n'esca; o se ritardi, aspettati

Con un bastone ch'io ti fiacchi gli omeri.

PAN.

È questa dunque la mercé promessami?...

LUCA

Qual mercé, scellerato? Tal lusingasi

Un padron vecchio, che ti amò qual figlio,

Che t'aprì il core, e che ti disse, aiutami?

Caterina o non seppe il desiderio

Che per lei m'arde; o se lo sa, disprezzalo.

Ed io fidando in voi, tristi, falsarii,

Le scopersi il mio foco; ed essa in cambio

Lasciommi tristo, svergognato e misero.

PAN.

Ma io...

LUCA

Non replicar, che cento demoni

Mi desti in seno, che faranti in polvere.

Vattene, manigoldo, e il ciel ringrazia,

Che non vuol ch'io ti scanni, e mi precipiti.

 

 

 


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