Carlo Goldoni
La pupilla

ATTO TERZO

SCENA DECIMA   Panfilo solo

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SCENA DECIMA

 

Panfilo solo.

 

 

Oh, lo servire è pur de' mali il peggio!

I padroni talor par che vi adorino,

Ed in un punto d'ogni amor si scordano.

Se Caterina si cambiò, se timida

Forse non ebbe di parlar coraggio,

Colpa n'ho io? Mertan padroni simili

Esser serviti da ladri, da bindoli;

Non, qual son io, dal fior de' galantuomini.

Ma vuol ch'i' parta? Sì, me ne andrò subito,

Che a servo qual son io, case non mancano

Meglio di questa. Con pazienza stavavi,

Perché vi venni nell'età mia tenera,

E allevato qual figlio, esser parevemi

Con messer Luca con mio padre proprio:

Ma più che invecchia, più diviene un satiro;

E per meglio conciarlo, gli si caccia

Intorno al cuoio l'amoroso vischio.

 

 

 


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