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Panfilo solo.
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Oh, lo servire è pur de' mali il peggio! I padroni talor par che vi adorino, Ed in un punto d'ogni amor si scordano. Se Caterina si cambiò, se timida Forse non ebbe di parlar coraggio, Colpa n'ho io? Mertan padroni simili Esser serviti da ladri, da bindoli; Non, qual son io, dal fior de' galantuomini. Ma vuol ch'i' parta? Sì, me ne andrò subito, Che a servo qual son io, case non mancano Meglio di questa. Con pazienza stavavi, Perché vi venni nell'età mia tenera, E allevato qual figlio, esser parevemi Con messer Luca con mio padre proprio: Ma più che invecchia, più diviene un satiro; |