Carlo Goldoni
La pupilla

ATTO TERZO

SCENA DODICESIMA   Panfilo solo

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SCENA DODICESIMA

 

Panfilo solo.

 

 

Nella sua propria casa vive ed abita

Di messer Luca il parto? Ah, par che dicami

Il cuor ch'io sia questa sua prole incognita.

Mi allevò da bambino. Qual suo figlio

Mi amò finora. Mi educò con massime

Più da padrone, che da servo. Ah, sentomi

Una lusinga, una speranza... In collera

Egli è meco: ma se ciò discopresi,

S'io son suo figlio, ogni suo bene eredito,

E mi perdona, e mi amerà, non dubito.


 

 

 


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