Carlo Goldoni
Il quartiere fortunato

PARTE TERZA

SCENA PRIMA   Roccaforte e Bellinda, poi un Soldato.

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PARTE TERZA

 

 

 

SCENA PRIMA

 

Roccaforte e Bellinda, poi un Soldato.

 

ROCC.

} a due

Vittoria, vittoria,

È nostra la gloria;

Il campo respinto

Si è dato per vinto.

In pace - la face

D'amor si godrà.

 

BELL.

BELL.

Oimè, respiro alfine; alfin sedati

Della guerra i rumori,

Potrò in pace goder de' nostri amori.

 

ROCC.

Bellissima Bellinda,

Voi siete un'eroina,

Voi avete mostrato

Lo spirito guerrier nel cuor di donna;

E direi quasi vi sconvien la gonna.

 

BELL.

Se vi piaccio succinta, ecco ritorno

A cambiar in virile

La spoglia femminile...

 

ROCC.

No, mia bella.

Mi piacete assai più con la gonnella.

 

BELL.

Bramo sol di piacervi.

 

ROCC.

E mi piacete

Perché graziosa siete in ogni forma.

L'abito e non il volto si trasforma.

 

BELL.

Ora potrò sperar che stiate meco?

 

ROCC.

Ci starò fin che il fato

Mi tratterrà con voi.

 

BELL.

Oh me infelice! e poi?

 

ROCC.

E poi... non so che dire.

O presto o tardi converrà partire.

 

BELL.

Verrò con voi.

 

ROCC.

Fin tanto

Che dura questa guerra,

Non mi è lecito ancor di prender moglie.

 

BELL.

A vestir tornerò virili spoglie.

Vi seguirò all'armata;

Mille doppie ho d'entrata,

Tre mille nello scrigno; e gioje, e argenti,

E mobili preziosi io venderò;

E con voi, se v'aggrada, io venirò.

 

ROCC.

ottimo il negozio... oh se potessi...

Ma l'impegno d'onor...)

 

BELL.

Che rispondete?

 

ROCC.

Ci penseremo un poco.

 

BELL.

E intanto?

 

ROCC.

E intanto, o cara,

Eccomi tutto vostro.

 

BELL.

Facciam segretamente il matrimonio.

 

ROCC.

(Questo è un altro demonio).

 

BELL.

Cosa dite?

 

ROCC.

Un offizial d'onore,

Fin che dura il suo impegno,

Concepire non deve un tal disegno.

 

BELL.

Dunque...

 

ROCC.

Non ci pensate.

Sarem, sarem felici,

Se sposi non potiam, fedeli amici.

 

BELL.

Ma io con questo nome

Lungamente non voglio...

 

ROCC.

Favorite.

Veramente d'entrata

Avete mille doppie?

 

BELL.

E son sicure,

Investite sui monti.

 

ROCC.

E nello scrigno

Tremila ne tenete?

 

BELL.

Andiamole a contar, se nol credete.

 

ROCC.

Gioje?

 

BELL.

Parecchie volte

A voi ne ho fatta mostra.

 

ROCC.

È tutta robba vostra?

 

BELL

Mio consorte

Con la dispensa me l'ha data in morte.

 

ROCC.

(Buon negozio per me. Sovente s'ode

Che, quel che il morto, il vivo gode).

 

BELL.

Risolvete, mio caro.

Tutto vostro sarà, se vi degnate:

Il mio core, il mio ben, sarà per voi.

 

ROCC.

Bellinda, vi dirò... Che cosa vuoi?

(Viene un Soldato e gli parla nell'orecchio)

 

BELL.

(Costui che mai dirà?) (da sé)

 

ROCC.

Non occorr'altro.

Adempio il dover mio;

Mi chiama il general: Bellinda, addio.

 

BELL.

Che vorrà?

 

ROCC.

Non so dir.

 

BELL.

Se v'intimasse

Subito la partenza?

 

ROCC.

Converrebbe partire e aver pazienza.

 

BELL.

E Bellinda?

 

ROCC.

E Bellinda,

Che ha di bella virtù l'animo adorno,

«Roccafortediria «ti do il buon giorno».

 

BELL.

Ah crudel...

 

ROCC.

Non son tale.

 

BELL.

Restate.

 

ROCC.

Oimè... mi chiama il generale.

 

Mi dice il core

Ch'io resti qua,

Ma vuol l'onore

Ch'io vada .

V'è chi mi tira

Per una parte,

V'è chi per l'altra

Tirando va.

Fra due che tirano,

Chi vincerà?

Voi bella siete;

Se non cedete,

Si romperà.

E se la gloria

Non ha vittoria,

Che mai sarà?

Confuso e mesto,

S'io vo, s'io resto,

Non ho consiglio,

Non v'è pietà. (parte)

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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