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   Al suo cor dalla gloria alfin si diede; Ei non cura il mio duolo, o non lo crede. Ho d'avere un tormento? Il men sarebbe La morte paventar fra mille spade; Ma il dubitar mai sempre Di perdere il mio ben che tanto amai, E di morte un dolor peggiore assai. Che nello stato mio Libero e vedovil fossi restata; Meglio ch'io non mi fossi innamorata. Si va accendendo il foco, e allora solo S'apprende il crucio, il tedio, Quando che al nostro mal non v'è rimedio. 
 Solean dir: «mai più, mai più»; Suol rispondere così: 
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