Carlo Goldoni
Il raggiratore

ATTO TERZO

SCENA OTTAVA

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SCENA OTTAVA

 

Altra camera.

 

Donna Claudia el il conte Nestore

 

CLA. Credetemi, son disperata.

CON. Eppure il cuore mi dice, che le gioje vostre non sieno state rubate.

CLA. Ma nel mio burrò non ci sono.

CON. Credo benissimo che non ci sieno.

CLA. Dunque mi sono state rubate.

CON. Non potrebbono essere, per esempio, in un altro luogo sicuro?

CLA. Dove mai?

CON. Se fossero per accidente sul Monte pubblico, non sarebbono in salvo?

CLA. Lo sapete anche voi dunque, che sono al Monte?

CON. Parmi averlo sentito dire.

CLA. Ma mio marito non ne sa niente.

CON. Può essere. (Se l’ha egli stesso impegnate!) (da sé)

CLA. Ecco, mi sono state rubate ed impegnate sul Monte.

CON. Chi mai può aver commesso un tal furto?

CLA. La Jacopina.

CON. Dov’è la Jacopina? Interroghiamola un poco.

CLA. Non c’è quella indegna; l’ho discacciata di casa.

CON. Male; prima di assicurarsi del suo delitto?

CLA. Ne sono certa. L’ho licenziata; ma le farò tener dietro, perché non fugga.

CON. Qual fondamento avete, signora, per giudicarla rea di tal furto?

CLA. Quello de’ manichetti.

CON. Siete poi certa che questi sieno dei vostri? (le fa vedere i suoi manichetti)

CLA. Questi? non mi pare. Non sono quelli che avevate quand’io era da voi.

CON. Perdonatemi; volete voi che a quest’ora mi sia levata la camiscia di dosso per iscambiarla? Sono gli stessi. (Si assomigliano almeno). (da sé)

CLA. Saranno dessi adunque, e mi pare sieno de’ miei; e lo saranno, poiché nel solito cassettino non li ho trovati.

CON. E ve li ha rubati la Jacopina?

CLA. Senz’altro, e chi mi ha rubato i manichetti, mi avrà rubato le gioje; e sono al Monte, e a me preme ricuperarle senza un rimprovero di mio marito, e altri che voi, Conte, mi può far la finezza di darmi il modo di poterle ricuperare.

CON. (Già lo sapeva, che qui doveva finire; ma non fa niente). (da sé)

CLA. Voglio credere che non diffiderete della pontualità mia.

CON. Oh pensate! ma prima sarebbe cosa ben fatta assicurarsi del furto, e della mano che lo ha commesso. Fatemi un piacere, signora, riguardate un po’ meglio nel cassettino, e altrove, se si trovassero i manichetti.

CLA. Ci ho guardato, vi dico; e poi, che ho da guardare? Se sono quelli che avete voi alle mani!

CON. Ecco la Jacopina. Sentiamo un poco da lei...

CLA. Ancora qui la sfacciata?

 

 

 


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