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SCENA PRIMA
Il Conte Orazio e la Contessina Livia.
CON. |
Voi dunque pretendete conseguir la metà Dei beni, che ho acquistati per via d'eredità; E senza dirmi nulla, come fossi un nemico, Ardite di un litigio promovermi l'intrico? Già consigliai l'affare, si sa che avete il torto, E vi lusinga invano chi vi seduce accorto. Ma se ragione aveste, perché con un germano Trattar sì bruscamente con animo villano? |
Se un dispiacer vi ho dato, vi prego a condonarmi; Però, se il permettete, vorrei giustificarmi. |
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CON. |
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Io son la sfortunata, L'ultima in questo mondo da voi considerata. Solo donna Felicita sa tutto il vostro stato, Sa fin l'ultimo soldo che avete ereditato. Come di cosa propria di voi parla e ragiona, E vien sugli occhi miei con aria da padrona. Un po' più di prudenza sperai che usar volesse, Si vede che la sprona un sordido interesse. Ella ostenta col labbro amor solo apparente, Amor da quel del sangue lontano e differente. V'inganna, vi tradisce, chi più di me s'impegna, Ma son da voi sprezzata, e l'amor mio si sdegna. |
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CON. |
Non so che dir; non siete la sola, che in sospetto |
CON. |
Ma in dubbio di tal cosa, abbandonar dovrei |
CON. |
Non diedi a lei parola, non feci alcun contratto, Ma ho mille obbligazioni al ben ch'ella mi ha fatto. |
Io vi consiglierei di terminare il gioco. Codeste obbligazioni si pagano con poco. Non vi sagrificate con una donna altera Che anche senza alcun titolo, parla, dispone e impera; E che così facendo, da voi disciolta ancora, Di lei, se la sposaste, schiavo sareste allora. Fidatevi di tutti, ma fino a un certo segno; Fidatevi di quelli che hanno un più sacro impegno: |
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CON. |
Don Emilio, il confesso è un cavalier di stima, Ma anzi che consigliarvi, dovea parlarmi in prima. |
Se di ciò vi dolete, anch'io vi do ragione; Ma compatir dovete in lui la soggezione. Vedendosi egli pure, qual io, sì mal curato, Temea, se vi parlava, non essere ascoltato. Mi fece dir stamane, ch'era di ciò pentito Che il ragionar con voi credea miglior partito, Che ogni mia pretensione cedere mi consiglia, Che brama ch'io da voi dipenda come figlia; Che spiacegli soltanto, che siate circondato Da gente maliziosa che invidia il vostro stato; |
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CON. |
Venga liberamente. Son cavaliere umano. |
Mandatelo a chiamare, è qui poco lontano. |
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CON. |