IntraText Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Rosina, Brigida e i suddetti; poi un Servitore
CON. |
|
RIC. |
|
BRI. |
Serva sua. |
CON. |
Devotissimo. Che grazia, che favore Dalla signora Brigida mi viene compartito? |
BRI. |
Siam venute a ricevere il suo cortese invito. Questa è la prima volta che la figliuola mia Avrà, dacch'ella è nata, pranzato in compagnia. Dopo che del mio sposo sono rimasta priva, In casa mia, vel giuro, non viene anima viva. Non andiam fuor di casa, mi preme l'onestà. Quest'è la prima volta, e l'ultima sarà. |
ROS. |
|
CON. |
Con tutto il core. |
RIC. |
|
BRI. |
Certo non ho mancato di far la parte mia, L'ho sempre custodita con tutta gelosia. Non sa cosa sia mondo, è savia e modestina; Guardetela, è innocente come una colombina. |
CON. |
Di buona educazione si riconosce il frutto. |
BRI. |
E poi colle sue mani lavora e fa di tutto. Sa cucir, sa filare, sa lavorar calzette, Sa ricamar di bianco, sa far cento cosette; Ella si fa i goliè, le cuffie ed i fioretti, Sa lavar, sa stirare, sa inamidar merletti; |
RIC. |
|
BRI. |
Non ha mai praticato, la povera innocente. |
RIC. |
|
CON. |
Chi sa? |
BRI. |
La mia Rosina non è sì fortunata. Ha avuto fino adesso più di trenta partiti, Ma se non ha a star bene, non vo' che si mariti. È ver che non ha dote, è ver ch'è poverina, Ma... (ehi, che non mi senta: è bella e graziosina). Guardatela, che occhi furbetti ed assassini. Guardate che bianchezza, guardate i bei dentini. (al Conte ed a Rosina) Via, non si guardan gli uomini; via, voltatevi in là. (a Rosina) Che tu sia benedetta! che grazia! che bontà! (alli due suddetti) |
CON. |
|
RIC. |
|
CON. |
Ma non istiamo in piedi. Chi è di là? da sedere (viene un Servitore, e pone le sedie) |
BRI. |
|
RIC. |
Favorite, di grazia. La figlia a lui vicina. Io starò qui in un canto, dappresso alla mammina. (fa passare Rosina vicino al conte, ed egli siede vicino a Brigida) |
BRI. |
|
CON. |
Che siamo in tre di più. (al Servitore) |
BRI. |
Per noi mangiamo poco. Rosina l'ho avvezzata mangiar tanto pochino E ber sì scarsamente, che pare un uccellino. |
RIC. |
|
BRI. |
|
CON. |
Va poi dalla Contessa, dalla sorella mia, Dille che due signore avremo in compagnia. Che se prima del pranzo vuole passar di qua, Farà i suoi complimenti, conoscerle potrà. (parte il Servitore) |
RIC. |
|
BRI. |
Più volte, in più d'un loco. Per questo son venuta. Se non vi era una donna, certo vi do parola, Non l'averei condotta la povera figliuola. |
RIC. |
|
CON. |
|
BRI. |
L'avete ringraziato di quel bell'anellino? (a Rosina) |
ROS. |
Oh sì, gli rendo grazie. (il Conte le parla piano, ed ella, facendo qualche cosa, ride senza rispondere) |
RIC. |
Parmi che siate in stato di far l'amore ancora). (a Brigida) |
BRI. |
(Perché no? ho una figliuola grande da matrimonio, Ma codesto per altro è un falso testimonio. Subito che a Rosina ritrovo un buon partito, Anch'io subitamente mi spiccio, e mi marito). (a Riccardo) |
RIC. |
|
BRI. |
|
RIC. |
(Credo di sì senz'altro). |
BRI. |
(Mi raccomando a voi; Dite qualche parola, fate pulito, e poi... |
RIC. |
(Che ti venga il malanno: chi è che voglia badarti?) (da sé) |
BRI. |
|
ROS. |
|
BRI. |
|
CON. |
|
RIC. |
Badate a' fatti vostri. Non vogliam soggezione. |
CON. |
|
RIC. |
|
BRI. |
Cosa mi comandate? (a Riccardo, accostandosi a lui) |
RIC. |
Parliam con libertà. (parlano insieme bassamente) |
CON. |
|
ROS. |
|
CON. |
(Grazioso complimento). (da sé) |
BRI. |
Se mi aveste veduta! |
RIC. |
|
BRI. |
|
CON. |
|
ROS. |
|
CON. |
|
ROS. |
Sì, signor, volentieri. (gli dà la mano) |
BRI. |
Cosa si fa, Rosina? (voltandosi) |
ROS. |
Niente. |
BRI. |
Niente? ho veduto. Via di là. Con chi parlo? (alzandosi) (Bisogna far così, per meglio innamorarlo). (da sé) |
CON. |
|
BRI. |
|
RIC. |
|
CON. |
Io non l'ho detto ancora. |
BRI. |
Ben, se la vuol sposare, Sua madre è qui presente; saprà quel che ha da fare. Presto; venite qua; qua da quest'altra banda. (a Rosina) Quando una figlia piace, si parla e si domanda. Anch'io l'ho da sapere. Fino che ho aperti gli occhi, Che pratichi non voglio, non voglio che si tocchi. |
CON. |
|
BRI. |
|
CON. |
|
RIC. |
|
BRI. |
|
SER. |
|
CON. |
Via, siete supplicata. (a Brigida) |
BRI. |
Basta, non vo' passare per femmina ostinata. |
RIC. |
|
BRI. |
(Parlo per la figliuola. Ma con me è un'altra cosa). (piano a Riccardo) |
CON. |
|
SER. |
Supplica questa mane di essere dispensata. |
CON. |
Non pranzerete meco senza di mia germana? (a Brigida) |
RIC. |
|
BRI. |
|
CON. |
Vi son tanto obbligato. Vi ho tutto il mio piacere. Permettete, signora, ch'io faccia il mio dovere? (a Brigida, esibendosi dar la mano a Rosina) |
BRI. |
|
RIC. |
Il Conte colla figlia, ed io colla mammina. (dà il braccio a Brigida, e partono tutti) |