Carlo Goldoni
Il ricco insidiato

ATTO QUINTO

SCENA TERZA   Il Notaro e detti

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SCENA TERZA

 

Il Notaro e detti.

 

NOT.

Comandi.

CON.

(Ditemi il parer vostro:

Vi par che questa donna sarebbe al caso nostro?

È quella ch'io vi dissi, che aver spera il legato). (piano al Notaro)

NOT.

(Buonissima. È il formaggio sui maccheron cascato). (piano al Conte)

CON.

(Come abbiam da dirigerci?) (piano al Notaro)

NOT.

(Difficile non è.

Lasciate ch'io le parli; fidatevi di me). (piano al Conte)

SAN.

Signori, vi sarebbe qualche difficoltà?

Se aveste qualche dubbio sul punto di onestà,

Questa carta leggete. Ecco qui l'attestato

De vita et moribùs, di tutto il vicinato.

CON.

Son di ciò persuaso. col notaro andate.

Fate quel ch'ei vi dice, e non vi dubitate.

SAN.

Sola con quel notaro in camera appartata?

Eh, non avrei paura, se fossi in un'armata.

Andiam. (incamminandosi)

CON.

Così mi piacciono franche le donne e pronte.

SAN.

Ehi! son cento zecchini. (tornando indietro)

 

 

 


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