Carlo Goldoni
Il ricco insidiato

ATTO QUINTO

SCENA QUINTA   Il Conte solo

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SCENA QUINTA

 

Il Conte solo.

 

CON.

Ciascun la parte sua fa meco a maraviglia.

Chi ruba, chi domanda, chi prega e chi consiglia.

Ma è ben sagrificato un poco di danaro,

Qualora al maggiore male dee porgersi riparo.

Cosa son questi fogli? è di mia man lo scritto.

(vede in terra i pezzi lacerati da donna Felicita, e li raccoglie ed unisce)

Come! un obbligo in pezzi di mia man sottoscritto?

Sì, con donna Felicita il debito ho contratto,

E alla restituzione non ho ancor soddisfatto.

In casa mia tal foglio? e lacerato in brani?

Come a donna Felicita uscito è dalle mani?

Che sia fors'ella stessa venuta in casa mia,

Volendo la tardanza tacciar di villania?

Ma se del suo danaro vuol la restituzione,

Perché, stracciando il foglio, perder ogni ragione?

Son più che mai confuso, non so capire il vero.

Serbisi questa carta, rileverò il mistero.

Vediam, quand'io non v'era, se sia venuto alcuno.

Chi è di ? Bigolino. Gente, non vi è nessuno?

 

 

 


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