| 
   Signora mia, il protesto, sono da voi sorpreso. 
  Più che vi tratto, io scopro in voi nuovi talenti; 
  La rarità mi piace dei vostri sentimenti, 
  E quel nobile misto di virtuoso sdegno 
  E di dolcezza amabile mi piace al maggior segno. 
  Io, vi confesso il vero, stando con voi, mi trovo 
  Fuor del comun sistema, quasi
  in un mondo nuovo. 
  Un uom può ritrovarsi di cento
  donne appresso, 
  Poco più, poco meno, sente ogni dì lo stesso. 
  Vantano tutte l'altre certe virtù comuni, 
  Che dai soliti vizi non ponno
  andar immuni; 
  Voi, con mia maraviglia, avete una virtù 
  Che praticando il mondo non osservai mai più: 
  Una mente prontissima, un intelletto aperto, 
  Di onore e di prudenza un nobile concerto. 
  La vostra intelligenza sorpassa ogni confine, 
  Di qualunque intrapresa voi prevedete il fine. 
  Esser sapete a un tempo e risentita, e umana. 
  Ah, chi può non accendersi d'una virtù sì strana? 
   |